(Napoli, 1888-Roma, 1948), fu docente di storia della filosofia prima a Messina (1923), poi a Roma (dal
1925). Autore di uno dei testi sacri del liberalismo tradotto in molte lingue (Storia del liberalismo, Roma-Bari, Laterza, 1925), fu tra i maggiori intellettuali resistenti. Destituito dall’insegnamento nel 1942, prese parte alla fondazione del Partito d’Azione. Arrestato, venne liberato alla caduta del fascismo. Fu rettore della Sapienza di Roma durante il governo Badoglio, ministro dell’istruzione nel primo governo Bonomi (1944), accademico dei Lincei (1946).