Carteggio 1915-1975

È la fine del 1945 quando Oreste Mosca, vicedirettore del «Tempo», propone a Renato Angiolillo di nominare Prezzolini corrispondente da New York. Con un certo giustificato orgoglio, quindi, Mosca ha sempre attribuito almeno in parte a se stesso il merito del ritorno di Prezzolini alla attività giornalistica in Italia. Frutto di una consolidata amicizia, il Carteggio Oreste Mosca - Giuseppe Prezzolini, che consta di 215 lettere che vanno dal 1915 al 1975, consente di ricostruire e ripercorrere per intero le vicende umane e giornalistiche dei due corrispondenti, facendo riemergere la figura di Mosca dall’oblio in cui è caduto e gettando nuova luce su alcune determinanti vicende della biografia prezzoliniana, come la collaborazione al «Tempo» e il suo soggiorno a Vietri dopo essere tornato in Italia. Non soltanto, dunque, la storia di un’amicizia emerge da questo carteggio, ma la storia del giornalismo italiano di buona parte del Novecento, vista attraverso gli occhi e le vite di due dei suoi protagonisti.