La città che cambia
Nuove tipologie per le funzioni del moderno
Prezzo € 23.75
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La città che cambia - Cartaceo | € 23.75 |
La città che cambia (PDF) - ebook | € 20.00 |
«Se uno volesse sobbarcarsi alla fatica di scegliere nei vari paesi e nei vari decenni dell’Ottocento i migliori esempi di architettura urbana sarebbero certamente da tener nel debito conto un certo numero di chiese, pochi palazzi, e naturalmente anche abitazioni private; ma una quota molto maggiore sarebbe coperta da edifici amministrativi, statali e comunali, ed inoltre palazzi per uffici, musei, biblioteche, università e scuole, teatri sale da concerti, banche, borse, stazioni ferroviarie, grandi magazzini, alberghi e ospedali. Questo significa che il centro di gravità nell’Ottocento si spostò dalle chiese e dagli edifici esclusivamente di apparato e di lusso su opere edilizie che dovevano servire ai bisogni quotidiani, all’assistenza ed alla cultura dell’intera popolazione. Si tratta di una nuova funzione sociale dell’architettura nella quale si manifesta la nuova stratificazione della società e la mutata struttura sociologica». Con queste parole Nikolaus Pevsner descriveva le peculiarità dell’architettura e dell’urbanistica nell’Europa del XIX secolo, caratterizzate dalla nascita di nuove tipologie finalizzate a dare spazio e struttura alle nuove funzioni su cui si andava articolando la città moderna. Il volume di Maria Canella, La città che cambia. Nuove tipologie per le funzioni del moderno, ricostruisce il ruolo degli architetti e degli ingegneri che tra l’Unità e il fascismo definirono, grazie a soluzioni tipologicamente innovative, il volto di Milano, con quei caratteri di omogeneità che ancor oggi la definiscono, riuscendo a contenere gli strappi della crescita accelerata della “città più città d’Italia” attraverso opere che ne intesero il respiro storico e i profondi caratteri di continuità.
Disponibile su Torrossa store
Dettagli supporto
Supporto cartaceo (libro)
Pagine xxiv-200
ISBN 9788863727357
Anno 2014
Numero in collana 136