La casa in campagna

L’Autrice, che ha scritto in questi ultimi trent’anni molti studi di carattere storico-religioso, è alla sua prima esperienza d’un più ampio discorso, chiaramente autobiografico. Scritto alla soglia dei novant’anni, mantiene freschezza, spontaneità impetuosa e coinvolgente, che rendono la lettura estremamente accattivante. Storia e poesia d’una casa in campagna, a mezza collina d’un paesetto dell’Astigiano, da fine Ottocento  ai nostri giorni, narra e attraversa le vicende di sei generazioni di donne, dalla bisnonna dell’autrice  alla sua nipotina: donne forti le prime, anche se molto provate dal dolore, ma tenaci nell’edificare e conservare a tutti i costi la casa e a tenere unita la famiglia; più fortunate le seconde che godono e amplificano i sacrifici delle prime. Su questo fondale perenne, scorre una vita semplice a contatto costante con la natura (i giochi dei bambini, i racconti, i proverbi, e le conserve, la vendemmia…), convogliando ricordi aneddotici, conditi nel dialetto locale, ma anche allargandosi a scenari più ampi, vicini (Torino, Venezia) o lontani (Roma, Parigi, New York), per tornare poi sempre al nido da cui tutto è partito. Più di cent’anni di vita vissuta, di fatti semplici e veri eppure trasfigurati in un sogno nostalgico, sorretto da una grande forza di fiducia, di speranza, di abbandono nella Divina Provvidenza.

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