Studi di storia orientale. I.
L’Arabia dalla preistoria all’Islam
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Leone Caetani (1869-1935) fu esponente di una delle più nobili famiglie d’Europa, quella che aveva dato alla Chiesa il Papa Bonifacio VIII. Duca di Sermoneta (cioè capo della Famiglia) alla morte del Padre, che era stato Ministro degli esteri del regno), con eccezionalità rispetto al suo livello sociale, fu uomo di studi e di moderni interessi etico-politici (tanto da essere Deputato radicale del 1905 al 1911, condizione nella quale si distende per uno dei due soli parlamentari che votarono contro l'impresa coloniale in Libia). Considerato uno dei più autorevoli orientalisti italiani tra Otto e Novecento, fu autore di opere imponenti e di grande rilevanza, come gli Annali dell'Islam (voll. 10), che raccolgono le principali fonti della storia delle origini dell’Islam, intercalate da importanti monografie sulla vicende politiche, sociali, culturali, militari dei primi quarant’anni dell'impero Arabo. A questa imponete opera (di oltre sette mila pagine), il Caetani affiancò due volumi di Studi di storia orientale (1911-1913), che sono un raccolto erudito di alta divulgazione su Maometto, le prime vittorie militari del Califfato arabo, e sulle origini della poderosa epansione araba, considerata l’ultima delle grandi migrazioni semitiche. Antifascista dichiarato, agli inizi degli anni venti, abbandonò l’Italia e si ritirò in Canada, dove morì. Prima di lasciare l’Italia, costituì, presso l’Accademia dei Lincei, una importante Fondazione per gli studi musulmani, alla quale donò la sua preziosa biblioteca, che è, ancora oggi, uno dei fondi più importanti al mondo per la storia islamica.
La ristampa dei due volumi, pubblicati in vita da Leone Caetani, col titolo di Studi di storia orientale (1911-1913), sono universalmente riconosciuti come una delle opere più significative dell’islamistica italiana ed europea dei primi decenni del Novecento. Essi hanno alle spalle i poderosi e ponderosi dieci volumi degli Annali dell’Islam, che presentano, ordinate anno per anno, le principali fonti arabe dei primi quarant’anni della storia degli Arabi. La ristampa anastatica dei due volumi ricordati è arricchita dalla pubblicazione dei capitoli lasciati inediti dal Caetani, che avrebbero dovuto comparire in altri due volumi degli Studi, non pubblicati. L’opera, dopo una originale trattazione dei rapporti tra Islam e Cristianesimo, affronta il complesso e discussissimo problema delle ragioni della migrazione araba, che è all’origine dell'impero arabo, che coprì tutta la sponda africana e del vicino oriente mediterranea, dominando, per molti secoli la Sicilia e buona parte della Spagna. Il Caetani sostenne una tesi, molto contestata, secondo la quale la vera causa dell'esplosione migratoria degli Arabi, non è da riportare al fenomeno religioso della predicazione di Maometto, ma a ragioni socio-ecomomiche e cioè il progressivo e inarrestabile processo di desertificazione della Penisola Arabica, che provocò terribili fenomeni di essiccamento del terreno, di carestia e di fame.
Su tale situazione la religione islamica fu il collante dell’incivilimento delle popolazioni arabe, spinte fuori della loro terra alla conquista di potenti e civilissimi imperi, come quelli sassanide e bizantino, in decadenza, determinando un potente sincretismo tra islamismo e cultura filosofica e scientifica greco-ellenistica, che fu alla base della grande civiltà arabo-musulmana, che contribuì non poco all’evoluzione socio-politica dell'Europa medievale. Insomma si tratta di un avvincente episodio della storia del mondo mediterraneo, osservato in tutte le sue dimensioni, geologiche, sociali, economiche, culturali.
Dettagli supporto
Supporto cartaceo (libro)
Pagine clxxx-518
ISBN 9788863724226
Anno 2012
Numero in collana 8