(1543-1597), filosofo e letterato fiorentino, umanista neoplatonico, elaborò una complessa dottrina che non è possibile incasellare in nessun schema storiografico. Tra le figure più interessanti e controverse del suo tempo, fu condannato per eresia e bruciato sul rogo in Campo de’ Fiori. È autore di Del Regno di Christo, un lungo poema in lingua volgare destinato a rimanere manoscritto, di cui si offre qui per la prima volta l’edizione critica.