Libro di ricordi

Il Libro di ricordi di Bernardo Machiavelli, padre del più celebre Niccolò,è una vivace e rara testimonianza della vita quotidiana di un fiorentino del Quattrocento (1474-1487) che alterna la sua residenza tra la città e il contado, a contatto alternato con i problemi di un piccolo podere di cui è proprietario e quelli delle vicende della vita cittadina (tra cui la congiura dei Pazzi) e della sua cultura, resa allora più vivace dalla recente introduzione della stampa. Editato per la prima volta da Cesare Olschki oltre cinquant’anni fa(1954),ha costituito per anni, fino a tempi recentissimi, il reagente chimico adoperato dagli storici più famosi (da Roberto Ridolfi a Federico Chabod, da Felix Gilbert a Carlo Ginzburg) per illustrare l’infanzia e la formazione intellettuale- morale di Niccolò Machiavelli. L’Editore di questa nuova edizione ha cercato nella sua “Postfazione” di far parlare la testimonianza di Bernardo Machiavelli più di quanto non fosse stato fatto nel passato utilizzando le precisazioni occasionali degli studiosi che se ne sono serviti dal 1954 ad oggi e di trasferire nel giovane Niccolò, sulla base delle notizie contenute, pressioni ed influenze del suo ambiente familiare; compresa quella della biblioteca umanistica del padre che non si esauriva,come finora la tradizione ha preteso, nella sola edizione a stampa delle Deche di Tito Livio . Come il Lettore noterà, il commento del nuovo Editore - che ha fatto tesoro della precedente edizione dell’Olschki - ha prolungato la sua riflessione che ha preso spunto dal Libro di ricordi intorno al problema( quello della previsione in storia) con cui Niccolò si confrontò, oggi come allora attuale in mezzo ad un mondo incerto.