Filippo Briganti patrizio di Gallipoli
Teoria e prassi del governo cittadino nel Settecento napoletano
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Filippo Briganti patrizio di Gallipoli - Cartaceo | € 26.60 |
Lo studio delle piccole e medie città meridionali, delle istituzioni politico-amministrative urbane e degli uomini che vi operavano, dopo aver riscosso una crescente fortuna storiografica nella seconda metà del Novecento, è stato rilanciato dalle suggestioni offerte dalla nuova storia politica, che ha consentito di respingere ogni evoluzione lineare delle forme di governo cittadino e di moltiplicare i soggetti e gli idiomi politici presenti nelle realtà urbane del Mezzogiorno d’Italia. In questa prospettiva storiografica va collocata l’indagine svolta sulla città di Gallipoli e su Filippo Maria Briganti, che in essa visse e operò nella seconda metà del XVIII secolo, in una fase di profondo cambiamento e di affermazione di valori e pratiche nuovi nell’esercizio del potere e nei criteri di selezione dei ceti dirigenti cittadini. Importante centro portuale della provincia storica di Terra d’Otranto, Gallipoli viveva nel Settecento un periodo di espansione demografica ed economica che era stata favorita dal commercio dell’olio, prodotto nelle aree agricole circostanti, lungo i circuiti del grande commercio internazionale e che aveva influito sugli assetti sociali e sulle dinamiche politiche locali. Nobile patrizio e abile giurisperito, Briganti, per scelta personale e per tradizione familiare, fu attivamente impegnato nella vita pubblica della città d’origine, rivestì le più importanti cariche e spese le proprie competenze professionali in difesa della antica nobiltà civica che, da sempre dominante nel governo municipale, all’epoca vedeva vacillare il suo primato. Personaggio ambiguo al pari di molti altri illuministi napoletani, Briganti era persuaso della necessità di attuare a Gallipoli una serie di riforme reputate improcrastinabili, ma si mostrava incapace di rompere con i valori del passato, di proporre un progetto di vita politica, sociale e culturale nuovo e organico, che non poteva non comportare la rinuncia ai privilegi da parte dei gruppi tradizionalmente egemoni.
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Supporto cartaceo (libro)
Pagine 208
ISBN 9788884983435
Anno 2006
Numero in collana 3