(Resina 1887 – Roma1941) è stato un filosofo e scrittore. La sua carriera inizia con le traduzioni per le case editrici Croce e Laterza di Dottrina della scienza di Fichte e Discorso sul merito di Descartes. Dopo la Prima Guerra Mondiale scrive di lotta sociale in Italia e di crisi della civiltà contemporanea (Voci del tempo e Relativismi contemporanei). Collabora con numerosi giornali e periodici, tra cui «La Stampa», «Il Tempo», «Il Resto del Carlino», e nel 1925 firma il Contromanifesto di Benedetto Croce. Le tesi di Giovanni Gentile nel periodo fascista non fanno che inasprire la sua avversione al regime, avversione che lo porta a pubblicare per le edizioni di Piero Gobetti il volume Lo spaccio del bestione trionfante.