(1881-1958) poliedrico intellettuale toscano, si avvicinò al mondo letterario grazie all’assidua frequenza della «Baracca rossa», sede della cosmopolita Università Popolare. Poco a poco, sotto lo sguardo di Ungaretti, iniziò a scrivere i suoi primi versi. Le tinte popolari, molto presenti nella sua produzione, si ritrovano nei Maggi che Pea diresse, mostrandosi anche abile regista ed impresario. Amico di Bottai ma tenace antifascista, la discreta fama che gli procurarono le sue opere in prosa fu sempre ostacolata dal regime. Nel 1958 il suo ultimo romanzo, Peccati in piazza, ottenne il Premio Napoli.