(Carrara 1885 - Roma 1968) è stato un commediografo, giornalista e critico teatrale ritenuto una delle voci di grande rilievo nella storia del teatro italiano del '900. Nel 1912, portò in scena L'eroica e La patria, cui seguì tre anni dopo L'idiota. Durante la Grande Guerra visse l'esperienza della detenzione nel campo di Mauthausen: è a quel periodo che risale la stesura de La donna di nessuno, che divenne, fin da subito, un'opera di successo, apprezzata anche dalla critica estera. Fu inclusa, infatti, nel 1941, nella sua unica raccolta teatrale che accoglieva La Ruota (1933) e L'incrinatura (1937). È ricordato anche per la sua incessante attività di traduttore, librettista di melodrammi e sceneggiatore di molti film.