Nato e cresciuto in condizioni di estrema povertà, che tuttavia non gli impediscono di coltivare da autodidatta gli studi e la passione per lettere e musica, nonché di far conoscere il proprio talento e lavori a personalità importanti, vive alla giornata, spostandosi da una città europea all’altra, fino al matrimonio, che gli porta finalmente un po’ di stabilità economica. Poco dopo scoppia la rivoluzione liberale a Vienna (1848), che lo vede prima sostenitore dei borghesi costituzionalisti, e poi dei monarchici: molti e rilevanti i suoi lavori in questo periodo, come i drammi Judith (1841), Agnes Bernauer (1852) e i Nibelunghi (1863). Muore a cinquant’anni, nel 1863, dopo aver visto musicati diversi suoi componimenti, soprattutto poetici, da artisti del calibro di Brahms e Schumann.