(Torino 1901 – Parigi 1926) è stato editore, giornalista, scrittore, agitatore culturale nella Torino degli anni Dieci e Venti. Giovanissimo, collabora con numerosi giornali e periodici, tra cui «l’Unità», «l’Ordine Nuovo», «il Resto del Carlino». Nel 1922 inaugura una sua propria testata, «La Rivoluzione Liberale», dopo l’esperienza della rivista «Energie Nove». L’anno seguente fonda una casa editrice di spirito antifascista che porta il suo nome e che pubblicherà più di ottanta titoli in due anni. Traduce e pubblica i maestri del pensiero liberale, ma anche esordienti sui quali – lui così giovane – scommette. È il caso di Eugenio Montale, che proprio grazie a Gobetti pubblica raccolta Ossi di seppia. Oppositore del regime, minacciato e perseguitato dagli squadristi e in cattive condizioni di salute, Gobetti è costretto a partire in esilio, per la Francia, nel gennaio 1926. Muore a Parigi soltanto dieci giorni più tardi.