(1902-1968) sposò Piero Gobetti nel 1923 da cui ebbe il figlio Paolo. Dopo la morte del marito per mano fascista, fu una delle eroine della Resistenza e la sua casa divenne un punto di riferimento per l’antifascismo intellettuale e gli ambienti legati al movimento Giustizia e libertà. Dopo la guerra, collaborò con molti giornali e affiancò al costante impegno letterario l’interesse per la pedagogia. Tra le sue opere: Non lasciamoli soli. Consigli ai genitori per l’educazione dei figli, Torino 1958; Vivere insieme. Corso di educazione civica, Torino 1967; Educare per emancipare. Scritti pedagogici 1953-1968, Manduria 1982.