scrittrice ebrea di origini ungheresi, a tredici anni viene deportata ad Auschwitz e poi in altri campi, tra cui Dachau e Bergen-Belsen da cui sarà liberata nell’aprile del 1945. Dopo un periodo in Israele si stabilisce a Roma, dove inizia il sodalizio sentimentale e artistico con il regista Nelo Risi. Esordisce nel 1959 con l’autobiografia Chi ti ama così, collabora con diversi giornali, scrive per il teatro e il cinema, traduce alcuni dei maggiori poeti ungheresi, tra cui Attila József. Il 20 febbraio 2021 papa Francesco le ha fatto visita nella sua casa romana. Ha vinto due volte il Premio Viareggio (per Quanta stella c’è nel cielo, 2009, e Il pane perduto, 2021, vincitore anche del Premio Strega Giovani). Nel 2023 le è stato conferito il Premio Campiello speciale alla carriera.