nato nel 1888 a Torino, esordisce nel 1913 con la raccolta di novelle Il profeta delle rose. Dopo aver iniziato l’attività giornalistica, nel 1909, alla «Gazzetta dell’Emilia», si trasferisce a Roma nel 1911 dove collabora alla «Tribuna» e negli anni ’20 al «Mondo». Numerosi gli interventi sull’aeronautica, sua grande passione: nel 1914 fonda «Aer – Rivista mensile di aviazione e aeronautica». La limitata notorietà di Artuffo è però legata al lavoro di soggettista e sceneggiatore per il cinema. Collabora con la Duse per l’adattamento del romanzo Cenere di Grazia Deledda che esce nelle sale nel 1916, ma il successo arriva nel 1922 con La giovinezza del diavolo, in collaborazione con Gabriellino d’Annunzio, e soprattutto con Maciste all’inferno (1925). Muore nel 1936 ad appena quarantotto anni.