(1913-2007) è stato uno dei più fedeli discepoli e collaboratori di don Giuseppe De Luca. Sacerdote dal 1936, fu dal 1940 economo, poi segretario per l’economia della Congregazione di Propaganda Fide. Dopo l’incontro con De Luca, nel 1942, Antonazzi affiancò però all’impegno nella Curia Romana un’appassionata opera di ricercatore e di studioso, nella scia della «storia della pietà» concepita dal prete lucano divenuto romano. Si è occupato, fra l’altro, del testo della Rerum novarum di Leone XIII (1957), della mistica cinquecentesca Caterina Paluzzi (1974, 19802), del Palazzo di Propaganda Fide (1979, 20052), di Lorenzo Valla e delle polemiche sulla donazione di Costantino (1985). Del 1992 è il fondamentale volume su Don Giuseppe De Luca uomo cristiano e prete (1898-1962).