fu insegnante di lettere nelle scuole tecniche e direttore delle Scuole festive fiorentine. Non sono noti altri particolari della sua biografia se non che, esperto di questioni carcerarie e apprezzato nel suo lavoro dal pedagogista Giovanni Calò, nel 1925 lasciò traccia di sé pubblicando all’interno delle edizioni gobettiane Scuola e carcere giudiziario.