Adriano Grande

soldato nella Prima guerra mondiale, nella Genova degli anni Venti viene a contatto con vari artisti e scrittori, tra cui Montale che nel’ 25 gli dedicherà Ossi di seppia. Due anni dopo Gobetti pubblica il suo libro d’esordio Avventure. Dopo le prime collaborazioni a varie riviste genovesi («Le Opere e i giorni», «La Chiosa») approda effettivamente al giornalismo nella redazione del «Giornale di Genova» e del «Secolo XIX». Nel 1931 fonda «Circoli», rivista di poesia aperta alle coeve letterature europee. Trasferitosi a Roma, nel 1934 è assunto con il beneplacito di Mussolini al sottosegretariato per la Stampa e la Propaganda. Dopo l’esperienza come volontario nella guerra d’Africa (1935-1936) – da cui derivano La legione Parini e le Poesie in Africa – e la Seconda guerra mondiale, entra nel quotidiano romano «Il Tempo» (1946-1962); negli ultimi anni di vita ha infine collaborato al «Giornale d'Italia». Quest’ultima fase della sua vita è segnata dall’avvicinarsi al cattolicesimo, capace di influenzare la sua produzione poetica: Preghiera di primo inverno (1938-1950) (1951), Avventure e preghiere (1954), Consolazioni (1958). Nel 1970 dà alle stampe una sua antologia, Poesie (1929-1969).