Vincenzo Cento

Laureato in filosofia, insegnante appassionato, fu l’ideatore della rivista «Nostra Scuola» (1913) e in Scuola nazionale (Milano, Libreria Editrice Milanese, 1918) avviò la polemica sul rapporto tra nazionalismo e pedagogia, diventando uno dei fondatori del gruppo giovanile nazionalista di Roma. Attestato su posizioni interventiste, presentò il programma del Gruppo d’azione per la scuola nazionale, che si fuse poi con il Fascio di educazione nazionale. Sostenitore convinto di una politica pedagogica indipendente entrò, tuttavia, in contrasto con il regime fascista, fino ad allontanarsi definitivamente dal nazionalismo. Tra il 1921 e il 1922 fondò la Scuola del maestro e l’Accademia femminile di libera cultura e arte. Collaboratore della «Rivoluzione Liberale», pubblicò Io e Me alla ricerca di Cristo (Torino, Piero Gobetti Editore, 1924), Gli Stati Uniti d’Europa (Milano, I nostri quaderni, 1926), I Viandanti e la Mèta (Torino, Edizioni del Baretti, 1927) e La cavalcata al vento (Modena, Guanda, 1935).