Mario Borsa

(Somaglia, 1870-Milano 1952), nacque da una famiglia di fittavoli della Bassa lombarda. Laureatosi all’Accademia letteraria di Brera nel 1892, intraprese la carriera giornalistica trasferendosi a inizio secolo a Londra, dove rimase fino al 1910. Al mondo britannico dedicò numerosi scritti. Liberaldemocratico, dal 1923 fu al «Corriere della sera», fino all’uscita di Albertini. Corrispondente del «Times», fu preso di mira dal fascismo che lo arrestò due volte, condannandolo al confino. Dopo la guerra collaborò alla «Stampa» di Torino.