Emilio Cecchi

(Firenze 1884 - Roma 1966), letterato e critico d'arte, collabora dal 1908 a «La Voce». Nel 1919 è tra i fondatori della «Ronda». Negli anni Venti e Trenta collabora al «Marzocco», «Dedalo», «L'Esame», «Leonardo», «L'Italia Letteraria». Accanto alla sua vasta opera di saggista, critico letterario, anglista, della sua attività di critico d'arte ricordiamo Note d'arte a Villa Giulia (1912), Pittura italiana dell'Ottocento (1926), Trecentisti senesi (1928), Pietro Lorenzetti (1930), Note alla II Quadriennale (1935), Giotto (1937), Donatello (1942), Scultura fiorentina del Quattrocento (1956), i cui titoli sono indicativi delle sue predilezioni di gusto. Esemplare della "prosa d’arte"" tipicamente rondista è la raccolta Pesci rossi (1920)."